Morazzonimasaniello

Si apre venerdì 27 gennaio 2017 alle h 18 con la seconda delle lezioni magistrali gratuite e aperte alla città, tenuta da Marta Morazzoni (in videoconferenza live) e Antonella Cilento dal titolo "La storia segreta, ovvero il lavoro dello scrittore e quello dello storico", il nuovo week end di scritture d'archivio de "L'archivio narrato, ovvero il tempo grande scultore", una serie di cinque lezioni e cinque stage di narrazione e drammaturgia a partire da documenti d'archivio. Nelle due giornate successive (sabato 28 e domenica 29) si terrà il nuovo stage condotto da Antonella Cilento, dal titolo "Eminenze grigie, ovvero come ti rovino una rivoluzione, Giulio Genoino e Masaniello".

Sia la lezione, ad ingresso libero, che lo stage, si terranno nelle sale del Museo dell'Archivio Storico del Banco di Napoli, in collaborazione con il quale Lalineascritta ha organizzato questa manifestazione. La sede dell'Archivio è in Via dei Tribunali 213 a Napoli (mappa).

La lezione | La storia segreta, ovvero il lavoro dello scrittore e quello dello storico

Con Antonella Cilento e in videoconferenza Marta Morazzoni, scrittrice amatissima, una delle grandi firme italiane del romanzo storico (fra i numerosi titoli ricordiamo La ragazza col turbante, L'invenzione della verità vincitore Premio Campiello 1988, Il caso Courrier vincitore Premio Campiello 1997, La nota segreta, Il fuoco di Jeanne) che racconterà del suo personale rapporto con la Storia e i documenti nell'invenzione narrativa.

Venerdì 27 gennaio 2017, ore 18, Sala Marrama

Lo stage | Eminenze grigie, ovvero come ti rovino una rivoluzione, Giulio Genoino e Masaniello

con Antonella Cilento

Sabato 28 e domenica 29 gennaio 2017, Sala Studi dell'Archivio

Chi fu la vera anima della rivolta di Masaniello? E perchè l’ennesima rivolta si configurò come rivoluzione esemplare e narrata in tutt’Europa? E perchè a Napoli le rivoluzioni, regolarmente, falliscono? In ogni narrazione ci sono dei momenti in cui le fila della Storia convergono in un sol punto, catalizzate dal tempo e dalle personalità in gioco. La storia delle masse pone sempre problemi interpretativi e difficoltà rappresentative a chi ne scrive: fiumi di inchiostro sono stati versati sulla vicenda di Masaniello e l’eletto Genoino, anima colta della rivoluzione, appare sempre ora in luce, ora in ombra.

Dalla pittura al teatro, dalla canzone al romanzo, e in ogni saggio storico che dall’Ottocento ad oggi ne ha parlato, la rivoluzione di Masaniello appare come un grande caso umano: proveremo, con l’aiuto dei grandi scrittori di scene collettive, da Flaubert a Tolstoj, a Dostoevskj, ad entrare nel meccanismo con cui si scrivono i movimenti collettivi e le azioni di massa, senza dimenticare le eminenze grigie, i moti interiori e segreti dei deuteragonisti. Uno stage per immergersi nelle vicende pubbliche e private che hanno portato alla rivolta di Masaniello del 1647.

Lo stage (con iscrizione e contributo) lavorerà sulla scrittura di racconti a partire dai documenti degli archivi dei Banchi napoletani e prevede visite nei luoghi suggestivi del tema narrato. Le attività si terranno nella Sala Studi dell'Archivio del Banco Napoli in via Tribunali 213.

Orario di attività dello stage
sabato h 10-13 e 14.30-19
domenica h 10-13

Costo dello stage
70 euro adulti / 50 euro studenti
Se si acquista l’intero pacchetto di 8 stages in unica soluzione 300 euro adulti esterni / 200 euro studenti e interni.

Alloggio
Per chi abita fuori città e desidera restare a dormire a Napoli: scaricate qui il file con le strutture (b&b, alberghi) convenzionate e/o consigliate.


Marta Morazzoni

marta morazzoni nata a Milano, insegna lettere in una scuola superiore. Il suo primo libro, La ragazza col turbante (1986) ha avuto uno straordinario successo critico in Italia e all’estero, dove è stato tradotto in nove lingue. L’invenzione della verità è stato premio selezione Campiello nel 1988, Casa materna nel 1992 e Il caso Courrier premio Campiello nel 1997 e Independent Foreign Fiction Award 2001. Fra i suoi libri anche: L’estuario (1996), Una lezione di stile (2002), Un incontro inatteso per il consigliere Goethe (2005), Trentasette libri e un cane (2008), La nota segreta (2011).

 

 

 


Antonella Cilento

Antonella Cilento

Scrittrice e giornalista, nel 1993 ha fondato l’associazione Aldebaran Park che produce Lalineascritta Laboratori di Scrittura, tra i primissimi in Italia a proporre l’insegnamento della scrittura creativa. Il suo ultimo libro, pubblicato a luglio del 2022, è Solo di uomini il bosco può morire (Aboca). Nel settembre 2021 è uscito La Caffettiera di carta. Inventare, trasfigurare, narrare: un manuale di lettura e scrittura creativa (Giunti), raccolta di quasi trent’anni di lezioni de Lalineascritta.
Nel maggio 2019 è uscito Non leggerai (Giunti), romanzo che ha inaugurato la collana Young Adult “Arya”, che segue a Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018).
Con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori 2014) è stata finalista del Premio Strega 2014, e vincitrice del Premio Boccaccio 2014 (libro tradotto in Spagna, Francia, Germania, Corea, Lituania, Finlandia).

 
 

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Gli incontri successivi

Lezioni magistrali con Antonella Cilento aperte al pubblico

Venerdì 24 febbraio 2017 ore 18.00
IL ROMANZO STORICO IN EUROPA: da Manzoni a Bacchelli, da Banti a Enquist, da Yourcenar a Byatt
Ospite in sala l'editore
Giuseppe Galzerano

Venerdì 17 marzo 2017 ore 18.00
I DIMENTICATI, I DISPERSI: le voci ignote degli archivi
Ospite in videoconferenza
Maria Attanasio
Ospite in sala l'editore
Giuseppe Galzerano

Venerdì 28 aprile 2017 ore 18.00
Viaggio e storia: Il racconto delle radici
Ospite in videoconferenza
Laura Pariani


Stage con Antonella Cilento e Stefania Bruno con iscrizione

Sabato 25 e domenica 26 febbraio 2017
Attori, saltimbanchi, commedianti: L'arte e la vita
con Stefania Bruno

Tra la metà del 1500 e quella del 1600, l’Europa era un palcoscenico diffuso. Le compagnie professioniste vagabondavano di corte in corte e di piazza in piazza per fare spettacolo, in una tournée che spesso diventava eterna e, durante la quale le identità reali e fittizie degli attori si confondevano. Spiando nelle vite di questi attori - primo fra tutti il campano Silvio Fiorillo, in arte Capitan Matamoros - entreremo in un mondo in cui il piano dell’esistenza e quello della rappresentazione s’intrecciano e si sovrappongono, tra beghe da saltimbanchi e narrazione eroica di sè, sopravvivenza quotidiana e vera vita nell’arte. Attraverso i preziosissimi epistolari dei grandi comici dell’arte, le poesie di Isabella Andreini, le commedie di Fiorillo e di Giovambattista Andreini - il più grande drammaturgo barocco - ma anche quelle di Fernando de Rojas, Pedro Calderon de la Barca e Miguel de Cervantes entreremo nel secolo d’oro del teatro europeo, scoprendo che all’origine della letteratura moderna, teatro e romanzo non erano generi così diversi come pensiamo. Uno stage per immergersi in una tradizione dimenticata e appropriarsi del linguaggio teatrale, ma, soprattutto, per imparare a conoscere e a mettere in scena i nostri personaggi, tra meraviglia e follia.

Sabato 18 e domenica 19 marzo 2017
Storie di ordinaria sopravvivenza
ovvero supplici, elemosine e tartassati
con Antonella Cilento

La letteratura spesso è storia di sopravvivenza, i suoi veri protagonisti non sono eroi senza macchia e senza paura ma piccoli uomini e donne dimenticate che si muovono entro l’orizzonte della Storia con la maiuscola, cercando di non soccombere sotto l’onda dei grandi maremoti economici e politici. L’Archivio del Banco di Napoli conserva memoria di chi ha chiesto denaro per sposarsi, per non morire, per non essere tartassato dall’accanimento della giustizia: a questi personaggi secondari, personaggi “pasticca” direbbe E.M. Forster, che compaiono in scena solo per chiedere aiuto e alle loro vite mai dette dedichiamo uno stage che parte dalla letteratura delle donne, quasi sempre attenta ai destini degli ultimi e delle “creature”, come avrebbe detto Anna Maria Ortese, e dei "minimi", come scrive Maria Attanasio. A cavallo di tre secoli, in compagnia degli orfani di Dickens e delle fiammiferaie di Andersen, delle anime in vendita di Gogol’ e dei soldati senza nome di Babel’, senza dimenticare le mute e le cieche, le orfane e le perdute della letteratura napoletana dell’Ottocento, in un percorso che dia voce ai personaggi attraverso le loro storie di ordinaria sopravvivenza.

Sabato 29 e domenica 30 aprile 2017
Feste! Napoli guarda se stessa
con Stefania Bruno

Si dice che il teatro mette in scena la vita, ma quale vita? Quanti personaggi agiscono sulla scena della storia? Esistono spazi pubblici e privati, ambienti interiori ed esteriori, che possono incrociarsi, sovrapporsi o collidere. E’ quello che avviene a Napoli tra ‘600 e ‘700, quando - come scrive Franco Carmelo Greco - la città incomincia a guardare se stessa, auto-rappresentandosi attraverso l’arte, la letteratura, la musica e, non ultime, le grandiose feste pubbliche in cui diventa essa stessa teatro. Artisti famosi vengono messi a libro paga come apparatori, piccoli artigiani hanno l’occasione per un insperato guadagno, ma soprattutto la città e la campagna si incontrano, le case vengono aperte e tutto ciò che è privato viene vissuto in pubblico, diventando rappresentazione. Uno stage per costruire lo spazio della propria storia, scoprendo come pubblico e privato convivono sulla scena da Aristofane ad Annibale Ruccello, da William Shakespeare a Enzo Moscato, attraversando le pagine di Goethe e di Théophile Gauthier ma anche quelle di Giambattista Marino e di Francesco Mastriani per raccontare e mettere in scena la città-mondo nelle sue diverse epoche.

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E' a 50 metri dalla Metropolitana Linea 1 (fermata Piazza Vanvitelli) e da tutte le funicolari: Centrale, Montesanto e Chiaia.