Exercices de style

Parole a manovella, le lezioni speciali di ludoscrittura e giochi letterari condotte da Marco Alfano, che sono state introdotte con successo quest’anno nell’ambito dei nostri laboratori annuali, si avviano alla conclusione con gli ultimi due appuntamenti della stagione, che si terranno il prossimo mercoledì 14 giugno, nel laboratorio di III livello (data spostata di una settimana rispetto al programma) e lunedì 3 luglio, nel I livello: sarà questa la lezione finale, all’insegna del gioco e del piacere della scrittura, di tutti i laboratori annuali de Lalineascritta, cui seguirà, immediatamente dopo (dalle 20.30 in poi), la festa di fine d’anno del laboratorio (alla quale sono invitati tutti i nostri allievi).

Come sempre, queste lezioni sono aperte a tutti e gratuite per chi frequenta il laboratorio del livello corrispondente. Per chi appartiene ad livello diverso da quello del giorno in cui si svolge la lezione, il costo è di 10 euro. Per gli esterni, 20 euro (15 per gli studenti).

Ma attenzione! Parole a manovella ripartirà autonomamente nella stagione 2017-2018 con un laboratorio nuovo di zecca: un ciclo di sei incontri, il giovedì dalle 18 alle 20, dal 5 ottobre al 16 novembre 2017.

Sarà questa un’opportunità, sia per coloro che hanno già seguito queste lezioni, che per chiunque sia interessato ai giochi letterari e alla scritture ludiche, di sperimentarsi e divertirsi in un corso strutturato e continuo, al termine del quale produrremo un ebook con i migliori risultati delle nostre scritture.

 

 

 

 


Cos' è Parole a manovella

Molto spesso i grandi scrittori si divertono a giocare con le parole mentre le scrivono. Dall’insospettabile Dante fino a Joyce, Nabokov, Calvino e Primo Levi, solo per citarne alcuni, la letteratura si è nutrita e si nutre sottotraccia di sperimentazioni sulla forma che sono delle vere e proprie macchine giocose, i cui ingranaggi sono regole rigorose che producono piacere aggiuntivo nel lettore. E soprattutto che hanno la funzione di stimolo alla creatività, come ben sapevano gli scrittori dell’OuLiPo come Perec e Queneau, che hanno prodotto capolavori assoluti a partire da una griglia di norme formali in cui sbizzarrirsi con la fantasia per ottenere il miglior risultato, proprio come in un gioco di società. E, d’altra parte, il piacere del gioco, che sia coltivato individualmente o in gruppo, si alimenta spessissimo con la lingua, le parole e la loro duttilità, i sensi multipli (e i nonsensi), le assonanze. Dal gioco del vocabolario al telegrafo senza fili, dal Taboo ai surrealisti Cadaveri Squisiti, il divertimento passa attraverso il linguaggio, la sua manipolazione gioiosa, lo stupore infantile della scoperta di nuovi sensi e nuovi suoni.

Questo laboratorio vuole affrontare con serissima leggerezza la relazione tra parola e gioco, in entrambe le direzioni: usare il gioco e le sue regole come strumento creativo per scrivere e le parole per giocare e divertirsi. Lo faremo attraversando la miriade di forme della ludoscrittura, leggendo e analizzando gli scrittori e i poeti che l’hanno praticata ma soprattutto scrivendo e giocando.

A chi è rivolto:

A chi scrive e vuole aggiungere nuovi utensili, manovelle, trottole, scatole a molla e caleidoscopi alla sua cassetta degli attrezzi narrativa;

A chi è appassionato di giochi, letteratura, enigmistica, poesia, combinatoria, scrittura umoristica;

A chiunque, che sia o no incluso nelle due categorie precedenti, voglia divertirsi e imparare nuovi giochi e cimenti da sperimentare in gruppo o da solo.

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E' a 50 metri dalla Metropolitana Linea 1 (fermata Piazza Vanvitelli) e da tutte le funicolari: Centrale, Montesanto e Chiaia.