Tra fine gennaio e metà febbraio i nostri laboratori di scrittura narrativa ospiteranno tre lezioni speciali con delle docenti d'eccezione: le scrittrici Marta Morazzoni e Lisa Ginzburg. Queste lezioni, che tratteranno due argomenti importanti per chi racconta, ovvero la relazione tra gli eventi storici e l'invenzione letteraria, e tra quest'ultima e l'autobiografia, saranno aperte anche a chi non è iscritto al laboratori, con un contributo di 15 euro.
Mercoledì 31 gennaio
Il Romanzo storico e la sua invenzione
con Marta Morazzoni
Fonti, ricerche, percorsi: la Storia che si piega all'invenzione o l'invenzione che ricrea la Storia?
Una lezione speciale in occasione della presenza di Marta Morazzoni al primo incontro di STRANE COPPIE Gold decima edizione (il giorno 1 febbraio racconterà al Cinema Hart di Patrick Leigh Fermor, narratore e viaggiatore della Storia e del tempo) che metterà a vostra disposizione la lunga esperienza di scrittura di titoli fortunatissimi, da La ragazza col turbante al Caso Courier, da L'invenzione della verità a La nota segreta al reportage di ricerca intorno a un romanzo mai scritto, Il fuoco di Jeanne.
Lunedì 19 e martedì 20 febbraio
Inventare, raccontarsi.
Due incontri con Lisa Ginzburg sullo statuto della fantasia al tempo dei social
Quale grado di distanza da se stessi è necessario, perché da mero diario intimo, privato, un testo a sfondo autobiografico conquisti una portata più universale, trovi un suo spessore letterario autonomo ?
In questi tempi di enfasi posta sull'autorappresentazione di se stessi (moltiplicata dai social, facebook in primo luogo) quanto spazio esiste ancora, per la pura immaginazione ? Non è chiaro, se inventare e rinventarsi siano ancora opzioni possibili, o se il fare del racconto di sé letteratura sia scelta ostacolata dalla letteralità dell'io. Analogamente a quel che avviene per la forma-romanzo – minacciata e messa in crisi dal proliferare della non-finzione – pensare il riferimento fattuale come imprescindibile inficia le potenzialità letterarie della narrazione di sé.
Si parlerà di testi autobiografici (Ferito a morte di Raffaele La Capria, Passaggio in ombra di Maria Teresa Di Lascia, Autobiographie de mon père di Pierre Pachet, i romanzi di Annie Ernaux Il posto, Gli anni, L'altra figlia) considerandone i diversi gradi di narratività – quel libero spaziare della fantasia che sa rendere più ariosa e universale la propria storia individuale. Perché scrivere di altre storie, dialogare con altre vite, è possibile a proporzione di quanto la vicenda propria la si è saputa guardare da lontano. E perché al di là di ogni possibile auto-fiction, resta trasfigurare, il più letterario dei miracoli che l'atto di scrivere sappia generare.