Un laboratorio di drammaturgia durante il quale ci addentreremo nella scrittura per il teatro, dall’immagine iniziale all’azione, cercando le voci e i gesti dei personaggi, tessendo le storie sulla pagina e nello spazio scenico. A evocare la scrittura le parole e le immagini di grandi maestri, da Kostantin Stanislavskij a Peter Brook, da Fernando de Rojas a Bertolt Brecht, da Henrik Ibsen a Thornton Wilder.
Gennaio - Marzo 2017
Laboratorio di drammaturgia
con Stefania Bruno
Giovedì 19 e 26 gennaio, 16 e 23 febbraio, 23 e 30 marzo 2017
6 LEZIONI - Ore 18.00 - 20.00
Posso scegliere uno spazio vuoto qualsiasi e decidere che è un palcoscenico spoglio. Un uomo lo attraversa e un altro osserva: è sufficiente a dare inizio a un’azione teatrale. Così Peter Brook, ne Lo spazio vuoto (Bulzoni), risponde alla domanda “Che cos’è il teatro?” Sia che ci avviciniamo alla scrittura per la prima volta, o che vogliamo scoprire una nuova pratica; sia che siamo spettatori e lettori di teatro o neofiti, l’inizio è sempre la scena vuota, la pagina bianca, il luogo in cui nasce l’immagine primaria, necessario punto di inizio di qualsiasi lettura e scrittura teatrale. Attraverso sei lezioni, ci addentreremo nella scrittura per il teatro, dall’immagine iniziale all’azione, cercando le voci e i gesti dei personaggi, tessendo le storie sulla pagina e nello spazio scenico. A evocare la scrittura le parole e le immagini di grandi maestri, da Kostantin Stanislavskij a Peter Brook, da Fernando de Rojas a Bertolt Brecht, da Henrik Ibsen a Thornton Wilder.
Programma
19 gennaio 2017
Lo spazio vuoto o l'arte di vedere
26 gennaio 2017
Fiammiferi immaginari: la situazione drammatica
16 febbraio 2017
Oggetti trasparenti e oggetti opachi: scrivere la scena
23 febbraio 2017
Questione di carattere: come nasce un personaggio
23 marzo 2017
Nella scrittura dei gesti: urla mute, caffettiere e violini
30 marzo 2017
La strada e la camera da letto: la continuità drammatica
Stefania Bruno

Dottoressa di ricerca in Storia del teatro moderno e contemporaneo, drammaturga e formatrice. Dopo aver seguito laboratori teatrali con lo storico gruppo Odin Teatret, di drammaturgia con Enzo Moscato e di mimo corporeo astratto presso l’ICRA Project di Michele Monetta, dal 2006 si è formata con Lalineascritta Laboratori di Scrittura.
Dal 2010 collabora con Lalineascritta, conducendo laboratori di narrazione in scuole di ogni ordine e grado, associazioni e case-famiglia; dal 2013 conduce i laboratori di drammaturgia. Nel 2016 e 2017 ha collaborato all’Archivio Narrato, stage residenziali presso l’Archivio Storico del Banco di Napoli, conducendo stage di drammaturgia ispirati a documenti d’archivio. Ha collaborato alla progettazione del master universitario SEMA – Mestieri dell’editoria dall’artigianato al digitale, di cui è docente di drammaturgia.
È autrice di racconti editi in antologia («Granta», Rizzoli; Fughe, Perrone), dramaturg per la cooperativa En Kai Pan, di cui è socia fondatrice, e autrice di drammaturgie originali e adattamenti (tra gli altri, El Romancero de Lazarillo, Crudele d’amor, La Repubblica di Utopia, Commedia in tempo di peste), tutti prodotti da En Kai Pan e, insieme a Loredana Stendardo, del libro Donne e imprese teatrali (Editoriale Scientifica, 2024). Suoi articoli e saggi sul teatro sono pubblicati e in corso di pubblicazione, su rivista e in volume, in Italia «Acting Archives», Fondazione Giorgio Cini, «Aracne», Inghilterra «Rutledge».