Lalineascritta Laboratori di Scrittura
presenta
STRANE COPPIE 2023 | 15ma edizione
Primo incontro
giovedì 5 ottobre 2023
Campania Libri Festival | Palazzo Reale - Napoli
ore 18.00
Sala Leggerezza - Cappella Reale, Piazza del Plebiscito, 1, 80132 Napoli NA
ITALO CALVINO: LA GUERRA DELLE DONNE
Achim von Arnim & Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen
con Antonio Franchini e Giuseppe Montesano
coordina Antonella Cilento
letture di Andrea Renzi
musica di Paolo Coletta
Della guerra Italo Calvino ha spesso raccontato: dalla Resistenza narrata al suo esordio ne Il sentiero dei nidi di ragno alle guerre che attraversano, inesorabili, l’Europa della Trilogia degli Antenati, Calvino mette in scena l’idiozia, spesso ridicola e ossimorica, di macchine, battaglie, eserciti in schiera. Che ci siano lance o cannoni, armature o missili, il paradosso regna sovrano: a dar battaglia è un’armatura vuota, a sopravvivere a una guerra è un visconte spezzato in due.
Anche da lettore e da editore Calvino mette insieme la crudezza irrazionale della guerra e le sue peripezie fantastiche: nella collana editoriale forse più bella dell’editoria del Novecento, Cento pagine, sono raccolti i racconti lunghi (o romanzi brevi) più importanti dell’epoca moderna e fra questi due sono di lingua tedesca e hanno per protagoniste due formidabili personagge: Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen con Vita dell’arcitruffatrice e vagabonda Coraggio narra la terrificante guerra dei Trent’anni che nel Seicento sconvolge tutta l’Europa vista dagli occhi di Coraggio, amante e moglie, madre e cortigiana, inarrestabile forza della natura che usa il suo corpo e la sua intelligenza per sopravvivere; Achim von Arnim in Isabella d’Egitto narra di un’avventura giovanile di Carlo V, l’imperatore sul cui regno non cala mai il sole, invaghito della regina degli zingari.
Possiamo raccontare del male e dell’irrazionale servendoci delle armi esatte ma anche fantastiche della letteratura? Nel centenario della sua nascita, un’esplorazione trasversale di Calvino, scrittore, lettore, editore e la riscoperta di due grandi classici della letteratura tedesca possono offrirci risposte inattese.
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Gli ospiti
Antonio Franchini
Giuseppe Montesano
(Napoli, 1959) è scrittore, traduttore, saggista. Collabora con Il Mattino.
Ha esordito nel 1996 con A capofitto (Sottotraccia, 1996, Mondadori, 2001) raggiungendo poi il successo con Nel corpo di Napoli (Mondadori, 1999) con cui vince il Superpremio Vittorini, il Premio Napoli ed è finalista al Premio Strega.
Con Di questa vita menzognera (Feltrinelli, 2003) partecipa al Premio Selezione Campiello, vince il Premio Viareggio (il romanzo è la base per due spettacoli, il monologo Eternapoli di Enrico Ianniello e l’opera in musica dal medesimo titolo con Toni Servillo e Imma Villa, musica di Fabio Vacchi andata in scena al teatro di San Carlo).
Magic People (Feltrinelli, 2005) diventa anche uno spettacolo prodotto da Teatri Uniti (New Magic People Show, con Andrea Renzi, Tony Laudadio, Enrico Ianniello, Luciano Saltarelli).
Montesano ha tradotto autori francesi, tra cui La Fontaine, Gautier, Flaubert, Villiers de l’Isle-Adam, e per i Meridiani Mondadori ha curato e tradotto le Opere di Baudelaire (Premio Prezzolini-Lugano 1996) e ha curato le Opere di Ottiero Ottieri (Meridiani Mondadori, 2009).
I suoi saggi narrativi rappresentano una novità assoluta nel panorama della scrittura critico-narrativa da Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire (Mondadori, 2007), vincitore del Premio Vittorini, al bellissimo e monumentale Lettori selvaggi: dai misteriosi artisti della preistoria a Saffo a Beethoven a Borges. La vita vera è altrove. (Giunti 2016, vincitore Premio Viareggio 2017 e Premio Napoli 2017). Seguono Come restare vivi (Bompiani, 2018), una guida a Lettori selvaggi, Il crepuscolo di tutto (Edizioni dell’Asino, 2021), Baudelaire è vivo (Giunti, 2021) autentica bibbia tutta baudelairiana, dove Montesano ha anche ritradotto l'intera opera in versi e in prosa di Baudelaire, e Tre modi per non morire (Bompiani, 2022, Premio Boccaccio 2024), che attraversa l’esperienza della lettura da Baudelaire a Dante ai Greci. Per Toni Servillo, con cui la collaborazione di Montesano è più che ventennale, ha scritto Servillo dice Napoli, tradotto il Lélio di Berlioz, tradotto Elvira di Louis Jouvet, scritto il testo di Eternapoli, Puccini, Puccini, cosa vuoi da me? e il monologo Tre modi per non morire.
La conduzione
Antonella Cilento
Scrittrice e giornalista, nel 1993 ha fondato l’associazione Aldebaran Park che produce Lalineascritta Laboratori di Scrittura, tra i primissimi in Italia a proporre l’insegnamento della scrittura creativa. Nel 2021 è uscito La Caffettiera di carta. Inventare, trasfigurare, narrare: un manuale di lettura e scrittura creativa (Giunti), raccolta di quasi trent’anni di lezioni de Lalineascritta. Nel 2024 sono in uscita: Quaderno di scrittura (Giunti), planning di allenamento all’invenzione, il reportage sentimentale Il sole non bagna Napoli (BEE), il romanzo La babilonese (Bompiani)
Ha pubblicato, fra l’altro, Non leggerai (Giunti), romanzo che ha inaugurato la collana Young Adult “Arya”, che segue a Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018).
Con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori 2014) è stata finalista del Premio Strega 2014, e vincitrice del Premio Boccaccio 2014 (libro tradotto in Spagna, Francia, Germania, Corea, Lituania, Finlandia).
Le letture
Andrea Renzi
Attore e regista, ha esordito quattordicenne con Mario Martone in Falso Movimento. Nel 1984 vince il premio Opera Prima col monologo Sangue e Arena. Approda quindi alla regia teatrale, prima di tentare la fortuna nella televisione e, ovviamente, nel cinema dove debutta in Morte di un matematico napoletano (1992). Nel 1998 si fa dirigere ancora da Martone in Teatro di guerra, è di nuovo al cinema con Ferzan Ospetek ne Le fate ignoranti (2001) e nello stesso anno, diretto da Paolo Sorrentino, è protagonista, con Toni Servillo, de L'uomo in più,.
Nel 2004, per la regia di Massimo Piesco e Giorgio Molteni, recita ne Il servo ungherese e ne La spettatrice (2004) di Paolo Franchi e ne L'iguana (2004) di Catherine McGilvray, trasposizione dell'omonimo romanzo di Anna Maria Ortese.
L'anno seguente sarà in Quo vadis, baby? di Gabriele Salvatores e ne La guerra di Mario di Antonio Capuano nonché ne La tigre e la neve di Roberto Benigni.
Nel 2010 Mario Martone lo rivuole nello storico Noi credevamo. L'anno successivo appare in Mozzarella Stories, diretto da Edoardo Angelis. Nel 2013 è nel film di Roberto Andò Viva la libertà e nel 2014 è nel cast del film di Renato De Maria La vita oscena, presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2014. Nel 2020 è nel cast di Natale in casa Cupiello di Edoardo De Angelis e nel 2022 ne La cura di Francesco Patierno.
In teatro lo abbiamo applaudito di recente in Ferito a morte da Raffaele La Capria, regia di Roberto Andò e in Cinema muto di Gianfranco Pannone.
La musica
Paolo Coletta
Compositore, regista, drammaturgo e attore, ha collaborato con numerosi artisti internazionali, tra i quali Lindsay Kemp, Antonio Tabucchi e Josè Saramago. È autore di più di novanta musiche di scena e nel maggio del 2009 ha debuttato, in qualità di compositore nella stagione lirica del Teatro San Carlo di Napoli e del Teatro Stanislavskij di Mosca con il "Ballet avec chant“ Napoli zompa e vola di Amedeo Amodio, Manlio Santanelli, Paolo Coletta e Simona Marchini. Lavora come regista dal 1995, firmando sedici regie teatrali, ed è autore di numerose drammaturgie originali, adattamenti e riscritture. Dal 2014 è docente a contratto di Interpretazione e scrittura della canzone teatrale presso il laboratorio di alta formazione “Officina Pasolini” della Regione Lazio.
Di recente ha firmato la colonna sonora de Gli altri di Daniele Di Salvo, con Ida De Benedetto, ed è appena stata pubblicata la sua prima opera lirica, Il canto dell’amore trionfante, incisa per Da Vinci Classic ispirata a Turgenev e portata in scena a Cuba.
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Ufficio stampa:
Serena Talento
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