Lalineascritta Laboratori di Scrittura
presenta
STRANE COPPIE 2023 | 15ma edizione
Sesto incontro
giovedì 23 novembre 2023
MUSAP - Museo Artistico Politecnico | Napoli
ore 18.00
Piazza Trieste e Trento, 48
SCRIVERE DAL SUD AMERICA
Clarice Lispector & Amparo Dávila
con Giuseppe Montesano e José Vicente Quirante Rives
coordina Antonella Cilento
letture di Gea Martire
musica di Paolo Coletta
Il quinto incontro di Strane Coppie Scrivere dal mondo: donne, visioni, guerra, è fra i più attesi e fra i più importanti della quindicesima edizione: per Lalineascritta, innanzitutto, perché ospita Giuseppe Montesano e José Vicente Quirante Rives, entrambi protagonisti della storia della manifestazione e dell’associazione da oltre un decennio. È con loro, infatti, che Strane Coppie è nato, con la presenza prestigiosa di Giuseppe Montesano, recentemente candidato off al premio Nobel dalla rivista MicroMega, e con il supporto di José Vicente Quirante Rives che negli anni in cui è stato direttore dell’Instituto Cervantes ha voluto e sostenuto l’interazione fra istituti di cultura che ha dato il via a Strane Coppie come evento pubblico e, anche dopo aver lasciato l’incarico napoletano, non ha mai smesso di spalleggiare e sostenere l’ iniziativa. Due napoletani eccellenti, insomma, che con la loro amicizia simboleggiano la fusione fra la nostra città e la Spagna, sigillata anche dalla nomina a cittadino onorario di Quirante Rives avvenuta nel 2020.
Non potevano dunque che essere loro a raccontare per il pubblico di Strane Coppie l’incrocio fra due maestre sudamericane della letteratura, che in anni recenti il pubblico italiano ha potuto iniziare a conoscere, ovvero Clarice Lispector e Amparo Dávila.
Ucraina ma brasiliana d’azione, Clarice Lispector è forse la più grande erede di Virginia Woolf. Gli allievi de Lalineascritta l’hanno incontrata la prima volta proprio in una lezione magistrale di Giuseppe Montesano nel lontano 2017, quando Adelphi ha iniziato una ripubblicazione della sua opera, in precedenza seguita da Feltrinelli. Di Clarice Lispector Adelphi ha ripubblicato Vicino al cuore selvaggio, capolavoro giovanile per il quale venne paragonata a Woolf e Joyce, tradotto per la prima volta Acqua viva, Un soffio di vita, Il lampadario (romanzo finito a Napoli durante la seconda guerra mondiale).
Amparo Dávila, messicana, è una maga del racconto breve: Safarà edizioni ha tradotto e stampato per la prima volta nel nostro paese L’ospite e altri racconti e Morte nel bosco e altri racconti: maestra del fantastico messicano, è il punto di riferimento per intere generazioni di scrittrici e scrittori.
Il Sud America è donna: la sua letteratura si esprime in grandi maestre già note, come Silvina Ocampo, e in queste due fate dell’inconscio e del fantastico. Visioni e corpi sono al centro di questa serata molto speciale dove il fantasma della guerra aleggia, presente nelle biografie delle due autrici: Lispector segue il marito diplomatico nell’Italia bombardata, Dávila scrive e a lungo vive nel Messico antifemminista: entrambe narrano, in forme e stili assai diversi, l’inquietudine dell’esperienza. Invenzione, immaginazione, biografia: tutto è sogno, tutto è parola che genera visione.
Giuseppe Montesano
(Napoli, 1959) è scrittore, traduttore, saggista. Collabora con Il Mattino.
Ha esordito nel 1996 con A capofitto (Sottotraccia, 1996, Mondadori, 2001) raggiungendo poi il successo con Nel corpo di Napoli (Mondadori, 1999) con cui vince il Superpremio Vittorini, il Premio Napoli ed è finalista al Premio Strega.
Con Di questa vita menzognera (Feltrinelli, 2003) partecipa al Premio Selezione Campiello, vince il Premio Viareggio (il romanzo è la base per due spettacoli, il monologo Eternapoli di Enrico Ianniello e l’opera in musica dal medesimo titolo con Toni Servillo e Imma Villa, musica di Fabio Vacchi andata in scena al teatro di San Carlo).
Magic People (Feltrinelli, 2005) diventa anche uno spettacolo prodotto da Teatri Uniti (New Magic People Show, con Andrea Renzi, Tony Laudadio, Enrico Ianniello, Luciano Saltarelli).
Montesano ha tradotto autori francesi, tra cui La Fontaine, Gautier, Flaubert, Villiers de l’Isle-Adam, e per i Meridiani Mondadori ha curato e tradotto le Opere di Baudelaire (Premio Prezzolini-Lugano 1996) e ha curato le Opere di Ottiero Ottieri (Meridiani Mondadori, 2009).
I suoi saggi narrativi rappresentano una novità assoluta nel panorama della scrittura critico-narrativa da Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire (Mondadori, 2007), vincitore del Premio Vittorini, al bellissimo e monumentale Lettori selvaggi: dai misteriosi artisti della preistoria a Saffo a Beethoven a Borges. La vita vera è altrove. (Giunti 2016, vincitore Premio Viareggio 2017 e Premio Napoli 2017). Seguono Come restare vivi (Bompiani, 2018), una guida a Lettori selvaggi, Il crepuscolo di tutto (Edizioni dell’Asino, 2021), Baudelaire è vivo (Giunti, 2021) autentica bibbia tutta baudelairiana, dove Montesano ha anche ritradotto l'intera opera in versi e in prosa di Baudelaire, e Tre modi per non morire (Bompiani, 2022, Premio Boccaccio 2024), che attraversa l’esperienza della lettura da Baudelaire a Dante ai Greci. Per Toni Servillo, con cui la collaborazione di Montesano è più che ventennale, ha scritto Servillo dice Napoli, tradotto il Lélio di Berlioz, tradotto Elvira di Louis Jouvet, scritto il testo di Eternapoli, Puccini, Puccini, cosa vuoi da me? e il monologo Tre modi per non morire.
José Vicente Quirante Rives
Scrittore e poeta, ha studiato diritto e filosofia, ha lavorato come avvocato, ha fondato la casa editrice Parténope, specializzata nella narrativa del sud Italia, è stato amatissimo direttore dell’Instituto Cervantes a Napoli ed è autore di varie opere tra le quali spiccano i due volumi dedicati ai rapporti culturali ed artistici tra la Spagna e Napoli: Napoli spagnola in dieci passeggiate tra strade, palazzi, monumenti e chiese (Grimaldi), Viaggio napoletano in Spagna (Tullio Pironti).
Fra i suoi titoli ricordiamo anche L'Averno e il cielo. Napoli nella letteratura spagnola e ispanoamericana (Dante & Descartes), Elogio del caffè al bar (Tullio Pironti), Ramón. Scritti napoletani di Ramón Gómez de la Serna (Dante & Descartes) e le poesie Vesuvi (Grimaldi).
Il suo primo romanzo, Ombra e rivoluzione, apparso per i tipi di Colonnese è una finissima ricostruzioni della vita di Domenico Cirillo, scienziato e martire della rivoluzione napoletana del 1799.
Il suo secondo romanzo, Un polaco en el volcàn (Confluencias, 2023), dedicato alla figura di Gustaw Herling e a Napoli è in attesa di traduzione in italiano.
I suoi libri, editi in Spagna da Confluencias, includono anche Un viaje sentimental al Jerez.
Ha firmato l’introduzione alla ristampa edita da Grimaldi di Via Toledo, un classico dello scrittore e studioso Gino Doria
Il 25 settembre del 2020 è stato insignito della cittadinanza onoraria della città di Napoli, diventando così il primo spagnolo a ricevere tale onorificenza ed è socio onorario dal 2023 dell’Ass. Cult “Aldebaran Park”.
Quest’anno ha pubblicato per i tipi di Colonnese Dodici araldi grinzosi, omaggio ai profeti dipinti da Jusepe de Ribera nella Certosa di San Martino. La mostra L’anima dei profeti nata intorno a questo libro con i disegni di Éric Fonteneau saraà esposta dal 21 novembre 2024 al 25 gennaio 2025 presso l’Archivio di Stato di Napoli.
La conduzione
Antonella Cilento
Scrittrice e giornalista, nel 1993 ha fondato l’associazione Aldebaran Park che produce Lalineascritta Laboratori di Scrittura, tra i primissimi in Italia a proporre l’insegnamento della scrittura creativa. Nel 2021 è uscito La Caffettiera di carta. Inventare, trasfigurare, narrare: un manuale di lettura e scrittura creativa (Giunti), raccolta di quasi trent’anni di lezioni de Lalineascritta. Nel 2024 sono in uscita: Quaderno di scrittura (Giunti), planning di allenamento all’invenzione, il reportage sentimentale Il sole non bagna Napoli (BEE), il romanzo La babilonese (Bompiani)
Ha pubblicato, fra l’altro, Non leggerai (Giunti), romanzo che ha inaugurato la collana Young Adult “Arya”, che segue a Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018).
Con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori 2014) è stata finalista del Premio Strega 2014, e vincitrice del Premio Boccaccio 2014 (libro tradotto in Spagna, Francia, Germania, Corea, Lituania, Finlandia).
Le letture
Gea Martire
Amatissima attrice di teatro, ha molto lavorato anche al cinema con numerosi registi italiani, tra cui Carlo Verdone, Ettore Scola, Mario Monicelli e Dino Risi. Ricordiamo alcuni dei film dove è comparsa: Dagobert (Le bon roi Dagobert), regia di Dino Risi (1984), Ternosecco, regia di Giancarlo Giannini (1986), Se lo scopre Gargiulo, regia di Elvio Porta (1988), Scugnizzi, regia di Nanni Loy (1989), Stasera a casa di Alice, regia di Carlo Verdone (1990), Il male oscuro, regia di Mario Monicelli (1990), Romanzo di un giovane povero, regia di Ettore Scola (1995), La scuola, regia di Daniele Luchetti (1995), Facciamo paradiso, regia di Mario Monicelli (1995), A spasso nel tempo, regia di Carlo Vanzina (1996), Teo, regia di Cinzia TH Torrini (1997), Il paradiso all'improvviso, regia di Leonardo Pieraccioni (2003), Mine vaganti, regia di Ferzan Özpetek (2010), Magnifica presenza, regia di Ferzan Özpetek (2012). Per la tv è comparsa in numerose serie fra cui ricordiamo: Anni '50, regia di Carlo Vanzina - miniserie TV (1998), Un medico in famiglia, regia di Riccardo Donna - serie TV (1998-1999), Anni '60, regia di Carlo Vanzina - miniserie TV (1999), Un posto al sole, regia di vari - soap opera (2002), Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia - miniserie TV (2008), È arrivata la felicità, regia di Riccardo Milani e Francesco Vicario - serie TV (2015), Don Matteo 10 - serie TV (2016), I bastardi di Pizzofalcone, regia di Carlo Carlei (2017), Sorelle, regia di Cinzia TH Torrini - serie TV (2017). La sua attività teatrale è inarrestabile e poliedrica: dalla compagnia di Luca De Filippo alle regie di Antonio Capuano e Armando Pugliese a quelle di Ruggiero Cappuccio, è in tournée di recente con Ferdinando uomo d’amore di Annibale Ruccello, regia di Nadia Baldi.
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