Strane Coppie 2012 | Quarto incontro
giovedi 22 marzo 2012 ore 18 <p>\ <strong>Goethe Institut Napoli</strong><br />\ <span style="font-size:12px;">Riviera di Chiaia 202, Napoli :: <a href="http://g.co/maps/uyjeg" target="_blank">mappa</a> :: <a href="http://www.goethe.de/ins/it/nea/itindex.htm" target="_blank" title="sito web Goethe Institut Napoli">sito web</a></span></p>\
"FASCINO"
E.T.A. Hoffmann, Gli elisir del diavolo
vs
Luigi Capuana, Il marchese di Roccaverdina
Con Carlo D'Amicis e Antonella Cilento
Letture di Giancarlo Cosentino
Fascino è il titolo della quarta puntata di strane coppie 2012, incontro che vede il parallelo fra due grandi classici europei, Gli elisir del diavolo di E. T. A. Hoffmann e Il marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana. Hoffmann è senz'altro uno degli autori tedeschi che hanno avuto maggiore eco negli scrittori di ogni lingua e provenienza: non è possibile immaginare senza Hoffmann i racconti e i romanzi di Gogol, Puskin e Dostoevskj, che se ne dichiarava fervente ammiratore e che gli deve l'idea centrale de "Il sosia", o il "Dottor Jeckyll e Mr Hide" di Stevenson e, ancora, le famose partiture musicali ispirate ai suoi racconti, "Les contes d'Hoffmann" di Jacques Offenbach, o "Lo schiaccianoci" di Tchaikovsky. Ai suoi romanzi incentrati sull'esplorazione del trauma e della divisione dell'io si ispirò Freud nel definire la teoria psicanalitica e infiniti sono i riflessi del fantastico hoffmaniano nella letteratura italiana, fino alla nostra Anna Maria Ortese. "Gli elisir del diavolo", primo romanzo di Hoffmann, ci porta nella vita divisa e complessa di Medardo, prima frate poi laico, e delle suoi molti incidenti col mondo: passioni, efferatezze, menzogne, incubi e visioni sono la specialità di questo libro che ancora oggi ci parla del nostro inquieto presente.
Capuana ha invece una curiosa sorte nelle storie della letteratura: perennemente offuscato da Verga, abita le righe minori del nostro verismo insieme a un altro grandissimo narratore, De Roberto. Pure, Capuana, che fu autore di magnifiche e crudeli "Fiabe", in molti aspetti vicine al mondo hoffmaniano, ha scritto forse uno dei più bei libri della nostra letteratura, "Il marchese di Roccaverdina". Delitti, passioni e ossessioni amorose, segreti, attente costruzioni psicologiche avvicinano non poco la piccola aristocrazia in crisi ritratta da Hoffmann nelle sue effervescenti invenzioni alla Sicilia sulla soglia del cambiamento verso la modernità, sia pure quasi un secolo dopo.
A cogliere l'occasione per riscoprire insieme il pubblico questi due straordinari romanzi, Antonella Cilento per "Gli elisir del diavolo" e Carlo D'Amicis, amata voce della trasmissione radiofonica "Fahrenheit", per "Il marchese di Roccaverdina".
Letture di Giancarlo Cosentino, attore e regista, animatore della "Palestra dell'attore" presso il Teatro Diana.
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