L’ARCHIVIO NARRATO, ovvero: IL TEMPO, GRANDE SCULTORE
Otto stage di narrazione e drammaturgia da documenti d’archivio
In collaborazione con ARCHIVIO STORICO DEL BANCO DI NAPOLI (Istituto Banco di Napoli - Fondazione)
nelle sale dell’Archivio, via Tribunali 213 - Napoli
Raccontare storie a volte significa partire dalla Storia, quella con la maiuscola, consapevoli che inevitabilmente la tradiremo, poiché, come scrive E.M.Forster, sta a noi “rivelare la vita nascosta alle sue origini, dire sulla regina Vittoria più di quanto si possa ricavare dalle testimonianze, creando così un personaggio che non è la regina Vittoria della Storia”. Insomma, ribadisce, “lo storico riferisce mentre il romanziere deve creare”.
Questo ciclo di stages nato in collaborazione con l’Istituto Banco di Napoli - Fondazione parte proprio dall’intenzione di rivelare la vita segreta dell’Archivio, l’enorme congerie di esistenze, celebri o comuni, che i documenti bancari, dal XVI secolo ad oggi, hanno cristallizzato. Frammenti che devono tornare a vivere, dunque, cui l’invenzione narrativa e poi quella drammaturgica daranno nuovo vigore.
Dedicato sin dal titolo a una celebre raccolta di saggi di Marguerite Yourcenar, imprescindibile guida delle narrazioni a sfondo storico, “Il tempo, grande scultore” propone a quanti desiderano affondare le mani nella vibrante materia del passato un percorso in otto tappe, frequentabili dall’inizio alla fine o occasionalmente, secondo i propri desideri: cinque stages dedicati all’invenzione e alla costruzione di racconti (o romanzi) storici, a partire dall’analisi e dal riuso di documenti originali di varie epoche, e tre stages dedicati alla trasformazione in drammaturgia delle storie migliori venute fuori negli stages di narrazione. Obiettivo finale, la pubblicazione e una mise en éspace o una vera e propria rappresentazione teatrale negli spazi dell’Archivio a cura della Cooperativa En Kai Pan e dell’Associazione Teatrale Aisthesis.
Venerdì 6 e sabato 7 novembre 2015
1656: la peste a Napoli
Sogno e visione, dal dettaglio all’insieme
con Antonella Cilento
Un evento terribile, una città falcidiata, il governo spagnolo che tenta di occultare la notizia, la diffusione del morbo, le abitudini quotidiane: questo stage partirà dalla visione della storia nascosta nei documenti per raccontare le storie dei minori e dei dimenticati. Esercitare la scrittura e l'immaginazione, contemperare la ricerca e l'invenzione: questo stage avvia la scrittura della storia raccogliendo suggestioni e spunti di lavoro. Uno stage pratico che introduce anche ai metodi di allenamento della narrazione.
Venerdì 4 e sabato 5 dicembre 2015
Pittori: CAravaggio, Mattia Preti, Velazquez
La voce dei personaggi
con Antonella Cilento
I grandi pittori del Seicento a Napoli, le loro vicende private, i pagamenti che testimoniano le loro committenze. Cosa viene prima, la trama o i personaggi, l'arte o la vita? Per Aristotele vince la trama, tuttavia,
ammette che senza personaggi nessuna trama è credibile: volti, corpi, comportamenti, tic, abitudini, conflitti. Personaggi principali e a tutto tondo ma anche personaggi secondari, piatti o "pasticca": le moltitudini che servono a sorreggere le storie e le loro tipologie. Da guida, come sempre in questo percorso, grandi classici del genere storico.
Venerdì 15 e sabato 16 gennaio 2016
L'albergo dei poveri
Ambienti, il profumo dei luoghi
con Antonella Cilento
Ogni storia abita uno spazio e un tempo e pochi spazi come l’Albergo dei Poveri di Napoli conservano una tale congerie di destini dimenticati e di consuetudini cancellate dal tempo: ricostruire un luogo, renderlo concreto attraverso i sensi, arredarlo di oggetti significativi e di emozioni, in altre parole, costruire la casa in cui far nascere e morire i nostri personaggi. Uno stage dedicato al corredo di documentazione visiva e sensoriale che ogni storia ambientata in altre epoche richiede.
Venerdì 12 e sabato 13 febbraio 2016
Un incendio al Banco
Di lama e di trama
con Antonella Cilento
Un incendio doloso, una fitta trama di responsabilità, un’azienda impegnata a punire i responsabili e insieme a nascondere i fatti: costruire una storia prevede l’uso di un preciso punto di vista. Uno dei molti episodi conservati in Archivio si presterà a una narrazione alla Rashomon, lo stesso evento raccontato da tante angolazioni possibili. Quale la più credibile? O la più idonea a valorizzare il materiale documentario?
Venerdì 11 e sabato 12 marzo 2016
1799: i personaggi dimenticati
Racconto o romanzo?
con Antonella Cilento
Ci sembra di sapere tutto di Eleonora Pimentel Fonseca o della Sanfelice, ma tanti furono i protagonisti della Rivoluzione del ’99 e alcuni sono stati dimenticati dai romanzi e dalle cronache ma conservati dall’Archivio. Ogni idea ha un respiro: quelle su cui stiamo lavorando, in base ai documenti proposti, possono trasformarsi in storie brevi, in tagli secchi dentro la vita di alcuni personaggi, o in storie lunghe, in romanzi, se non addirittura in saghe. Cercheremo qui il respiro delle nostre storie per capire se di racconto o di romanzo si tratta.
Venerdì 15 e sabato 16 aprile 2016
La scena della storia
con Stefania Bruno
C’è un momento, quando si inizia a scrivere, in cui la storia esiste solo come emozione, come possibilità. Da questo momento in poi scrivere significherà trasformare questa emozione in una narrazione autonoma. Se poi si desidera che quella narrazione diventi vita sulla scena teatrale allora sarà necessario riscrivere, dare alla storia la forma e la sostanza del teatro. Uno stage per riconoscere il momento in cui l’azione accade, per passare dalla pagina alla scena.
Venerdì 13 e sabato 14 maggio 2016
Sentire le voci
con Stefania Bruno
Scrivere per il teatro significa sentire le voci. Non c’è più un narratore che ci conduce per mano nella storia ma sono i personaggi a chiamarci, pretendendo di parlare per acquisire il diritto ad esistere, come avviene agli spettri “in cerca d’autore” pirandelliani. Perché non rimangano per sempre spettri bisogna farli parlare, lasciare che raccontino la propria storia e che lo facciano ciascuno con la propria lingua e il proprio carattere e poi orchestrare quelle voci affinché nessuna prevarichi sull’altra. Uno stage per esplorare le potenzialità espressive del personaggio in scena, dal monologo al dialogo, dalla parola al gesto.
Venerdì 10 e sabato 11 giugno 2016
Smontare e rimontare
con Stefania Bruno
Ogni parola scritta sulla pagina diventa in teatro oggetto, luce, suono, corpo. Per questa ragione il drammaturgo è uno scrittore che scrive su una pagina dotata di larghezza, profondità, altezza e soprattutto densità. Come si montano nello spazio tutti gli elementi del racconto, come si cuciono insieme le scene, come si gestiscono le entrate e le uscite e, soprattutto, qual è la posizione dello spettatore in tutto questo? Uno stage per verificare la tenuta sulla scena della propria scrittura.
ORARI DI ATTIVITÀ
venerdì h 14.30-19 sabato h 10-13 e 14.30-19
COSTO DEGLI STAGE
70 euro adulti / 50 euro studenti
Se si acquista l’intero pacchetto di 8 stages in unica soluzione 500 euro adulti / 350 euro studenti.
Per iscriversi è necessario effettuare bonifico bancario entro 10 gg prima dello stage cui si è interessati a: Ass. Cult. Aldebaran Park / Banca Popolare di Ancona Ag. 184 - Napoli 14 IBAN: IT49L0503403409000000022715
Inviare mail con conferma del bonifico a
Alloggio
Per chi abita fuori città e desidera restare a dormire a Napoli: scaricate qui il file con le strutture (b&b, alberghi) convenzionate e/o consigliate.