Elisabetta Rasy è nata e vive a Roma. Si è occupata di letteratura femminile e femminista e ha scritto diverse opere di narrativa, a volte con taglio autobiografico non esplicito. Le sue opere sono state tradotte in diverse lingue. È la madre del poeta Carlo Carabba.
Ha fondato con Pier Vittorio Tondelli, Jay McInerney e Alain Elkann la rivista «Panta», e ha collaborato anche a testate quali La Stampa, Panorama, e al settimanale Sette del Corriere della Sera.
Come critica ha saputo cogliere e nobilitare diversi aspetti di donne che scrivono, da veri classici del Novecento a proposte meno ovvie. Si è per esempio occupata, fornendo ritratti letterari, di Carson McCullers, Flannery O'Connor, Anna Achmatova, Marina Cvetaeva, Edith Wharton, Nina Berberova, Ágota Kristóf, Zhang Ailing, Jamaica Kincaid e tra le italiane, Elsa Morante, Anna Maria Ortese e Cristina Campo e tra le pittrici Frida Kahlo e Emilia Zampetti Nava.
Ha pubblicato numerosi romanzi e racconti, tra i quali La prima estasi (1985), Il finale della battaglia (1988), L'altra amante (1990), Mezzi di trasporto (1993), Ritratti di signora (Rizzoli, finalista al Premio Strega 1995)La scienza degli addii (2005), L'estranea (2007), Memorie di una lettrice notturna (2009); vari saggi di argomento letterario molti dei quali dedicati alla scrittura femminile (La lingua della nutrice, 1978; Le donne e la letteratura, 1984). Vincitrice di numerosi premi letterari - con Posillipo ha vinto il Premio Selezione Campiello 1997 -, le sue opere sono state tradotte in molti paesi. Collabora a importanti testate giornalistiche tra cui La Stampa e Panorama. Tiene una rubrica sul settimanale Sette del Corriere della Sera.
Quest'anno sarà ospite speciale de Lalineascritta il 7 marzo nell'ambito del laboratorio di III livello.