Strane Coppie 2012 | Sesto incontro
19 aprile 2012 ore 18 <p><strong>Instituto Cervantes Napoli</strong><br /> <span style="font-size: 12px;">Via Nazario Sauro 23, 80132 Napoli :: <a href="http://g.co/maps/f2kte" target="_blank">mappa</a> :: <a title="sito web Instituto Cervantes Napoli" href="http://napoles.cervantes.es/it/default.shtm" target="_blank">sito web</a></span></p>
"L'ARTE DEL DELITTO"
Emilio De Marchi, Il cappello del prete
vs
Max Aub, Delitti esemplari
Con Maurizio De Giovanni
e Francesco Costa
Conduce Antonella Cilento
Letture di Imma Villa
Sesta puntata di strane coppie: a confrontarsi presso l'Instituto Cervantes Delitti Esemplari del geniale ed eclettico Max Aub e Il Cappello Del Prete del nostro Emilio De Marchi.
"Questo è materiale di prima mano: trasferito direttamente dalla bocca alla carta, sfiorando appena l'orecchio. Confessioni senza storia: chiare, confuse o dirette, non hanno altro scopo che di spiegare il furore. (...)Gli uomini sono esattamente come furono creati (...) le ragioni che li hanno spinti al crimine sono raccontate in tutta franchezza (...) Non ne rivelo i nomi ma li ricordo tutti": così si legge nella magnifica prefazione di Aub, anno 1956. Ma è ormai più di un secolo che il romanzo di genere, giallo o noir, detective story, mistery, per citare solo alcune delle molte etichette internazionali che definiscono le narrazioni che si occupano del crimine, ovvero del lato buio e delittuoso dell'uomo, hanno successo: tant'è vero che Il cappello del prete, anno d'edizione 1888, è considerato il capostipite italiano della forma nera nostrana (anche se preceduto di alcuni anni da Il cadavere di Mastriani) che non invecchia mai, tanto che Luigi Vannucchi ne trasse nel 1970 anche un celebre sceneggiato.
Cosa porta il lettore d'oggi e d'un tempo ad appassionarsi tanto al crimine e alle sue ragioni? Secondo Aub, esploratore ironico e surreale del delitto che si compie anche solo per il ticchettìo di un cucchiaino nella tazza del caffè, le ragioni sono quelle di sempre: "Nessuno riconosce di buon grado i propri limiti".
Nel romanzo di De Marchi, lombardo che sceglie proprio la Napoli fin de siècle, esaltata da canzoni, pittura e poesia, per ambientare una losca storia, questo tema ritorna e si esalta, poiché maestri di De Marchi sono Maupassant e Poe, grandi esploratori della mediocrità che diventa follia e porta all'omicidio. A raccontare questi due piccoli, grandi classici Francesco Costa, amatissimo autore di romanzi divenuti spesso film, come La volpe a tre zampe e L'imbroglio nel lenzuolo, e che mercoledì 18 alle h 18 terrà presso la sede de Lalineascritta al Vomero una lezione speciale proprio dedicata al noir e a Psycho, il grande classico di Alfred Hitchcock, e Maurizio De Giovanni, ormai celebre per il suo Commissario Ricciardi. Letture affidate alla voce di Imma Villa, conduzione, come sempre a cura di Antonella Cilento.
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