Laboratorio annuale di scrittura del racconto e del romanzo
Martedì ore 18.30-20.30
con Antonella Cilento
Fino a ora abbiamo scherzato, adesso si inizia a giocare sul serio. Per chi ha già seguito un’annualità (o due, o tre, o mille) dei corsi di narrativa.
La domanda della trama
Trasfigurare e inventare, il primo atto di una storia, innescare l’azione e tenere la direzione, mostrare e non dire
1, 8, 15, 22 e 29 ottobre | 5, 12, 19 e 26 novembre | 3, 10 e 17 dicembre 2019
Fino a ora abbiamo scherzato: nell’annualità avanzata la forma delle storie cerca di completarsi. Come si costruisce un buon incipit, come si edifica un’efficace norma di partenza, chi sono i veri protagonisti della storia, in quale persona verbale raccontiamo (le marce della storia: andiamo in prima con l’io, in seconda con il tu, in terza con l’egli o rischiamo la quarta con il noi?), quale obiettivo ha la nostra invenzione e in che modo si rispetta la domanda drammaturgica principale saranno le questioni affrontate in questo trimestre.
E, fra modelli, letture ed esercitazioni, ci ricorderemo della regola principale: mostrare, far vedere al lettore, non dichiarare (mai spiegare).
Il tempo nella storia
Tempo lineare, tempo circolare, divagazioni, flashback e flashforward: l’economia della lingua e i piani del tempo delle storie. Lo sviluppo
14, 21 e 28 gennaio | 4, 11, 18 e 25 febbraio | 3, 10, 17, 24 e 31 marzo 2020
Esiste un tempo presente e principale della storia che risponde alla domanda drammaturgica principale di chi scrive: spesso chi racconta si perde nel passato dei personaggi, nelle loro idee, nelle loro idiosincrasie. Scoprire e applicare con rigore ed esattezza le funzioni del tempo (e dei tempi verbali) serve a edificare storie brevi ma anche romanzi o racconti lunghi. In quanti modi si piega il tempo in una storia? Da Sterne a Joyce, da Woolf a Proust, da Dumas a Balzac fino a Calvino e alla fantascienza, al fantasy, alle distopie, passando per Omero: il tempo è l’anima della storia e del suo sviluppo centrale (la parte in cui quasi sempre cade chi scrive…).
La terza tigre. Editing e editor
Portare a termine, riscrivere, correggere, reinventare: imparare ad ascoltare e reinventare le proprie storie. Ospiti speciali: Laura Bosio, Antonio Franchini, Giulia Ichino, Manuela La Ferla, Bruno Nacci, Alberto Rollo
7, 14, 21 e 28 aprile | 5, 12, 19 e 26 maggio | 9, 16, 23 e 30 giugno 2020
Cosa sono e come funzionano le lezioni in webconference? Qui tutti i dettagli
Scrive J.L. Borges che occorre al narratore e al poeta trovare la terza tigre: non quella di carta che abita le enciclopedie, non quella vera, che uccide nei boschi ma una terza che sarà fatta di libri e di esperienza e parlerà solo la nostra lingua: lo stile personale. Qual è il vostro stile? Portare a termine una storia significa aver trovato (anche) un buon finale ma soprattutto aver trovato una lingua. In questo trimestre si lavorerà a finire e rifinire, a dettagliare l’editing sui vostri materiali e a sottoporli alle letture esatte e profonde di alcune grandi voci dell’editoria italiana.
COSTI:
Adulti: 360 euro per trimestre
Studenti: 320 euro per trimestre
Disponibili formule annuali scontate e pacchetti cumulativi: vedi pagina Iscrizioni
Antonella Cilento
Scrittrice e giornalista, nel 1993 ha fondato l’associazione Aldebaran Park che produce Lalineascritta Laboratori di Scrittura, tra i primissimi in Italia a proporre l’insegnamento della scrittura creativa. Nel 2021 è uscito La Caffettiera di carta. Inventare, trasfigurare, narrare: un manuale di lettura e scrittura creativa (Giunti), raccolta di quasi trent’anni di lezioni de Lalineascritta. Nel 2024 sono in uscita: Quaderno di scrittura (Giunti), planning di allenamento all’invenzione, il reportage sentimentale Il sole non bagna Napoli (BEE), il romanzo La babilonese (Bompiani)
Ha pubblicato, fra l’altro, Non leggerai (Giunti), romanzo che ha inaugurato la collana Young Adult “Arya”, che segue a Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018).
Con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori 2014) è stata finalista del Premio Strega 2014, e vincitrice del Premio Boccaccio 2014 (libro tradotto in Spagna, Francia, Germania, Corea, Lituania, Finlandia).