Laboratorio di sceneggiatura per il cinema
Mercoledì ore 18.00-21.00
con Francesco Costa
9 e 23 ottobre | 6 e 20 novembre | 4 e 18 dicembre 2019
Il narratore nella sceneggiatura
La fatica di scrivere si riscatta solo se della scrittura ti innamori profondamente: questo corso non sarà di sola tecnica, dunque.
Ma, per cominciare, nella stesura di una sceneggiatura è di primaria importanza il punto di vista che determina il dipanarsi della storia. Può appartenere al narratore onnisciente oppure, in strutture più sofisticate ed elaborate, a un personaggio o anche a più di un personaggio.
Può verificarsi anche il caso di un punto di vista deliberatamente menzognero, con uno o più personaggi che ricostruiscono una storia destinata a rivelarsi falsa.
In ogni lezione si analizzerà un diverso modo di scrivere una sceneggiatura a seconda del particolare punto di vista che l’autore (o gli autori) possono decidere di adottare e, insieme, si esplorerà l’amore per l’arte della parola che diventa immagine.
- Il narratore unico racconta una storia di cui vediamo la conclusione.
Viale del tramonto (1950) di Billy Wilder
- Più narratori ricostruiscono una storia di cui vediamo la conclusione.
Eva contro Eva (1950) di Joseph L. Mankiewicz
- Un narratore invisibile determina lo sviluppo di tre storie parallele.
Lettera a tre mogli (1949) di Joseph L. Mankiewicz
- Più narratori ricostruiscono la stessa storia ciascuno a modo suo.
Rashomon (1950) di Akira Kurosawa
- Il narratore mette insieme vari indizi per ricostruire la storia.
La finestra sul cortile (1954) di Alfred Hitchcock
- Il narratore onnisciente inscena una storia d’impianto corale.
Il grande freddo (1983) di Lawrence Kasdan
COSTI:
Adulti | 350 euro per trimestre (sei incontri)
Studenti | 310 euro per trimestre (sei incontri)
Disponibili formule annuali scontate e pacchetti cumulativi: vedi pagina Iscrizioni
Francesco Costa
Scrittore, sceneggiatore, attore, napoletano ma romano di adozione, ha scritto per il cinema L'altra donna di Peter Del Monte (Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. 1980). Come scrittore ha esordito nel 1996 con il romanzo La volpe a tre zampe (Baldini&Castoldi), trasposto sul grande schermo da Sandro Dionisio con Miranda Otto, Nadja Uhl e Angela Luce, e L'imbroglio nel lenzuolo (Mondadori) divenuto film per la regia di Alfonso Arau con Maria Grazia Cucinotta, Anne Parillaud e Geraldine Chaplin. Autore anche di molti romanzi per ragazzi, ha vinto numerosi premi. Altri suoi titoli sono: Presto ti sveglierai (Salani), Il dovere dell’ospitalità (Rizzoli), Orrore Vesuviano (Bompiani, semifinalista al Premio Giorgio Scerbanenco). Recenti raccolte di racconti a sua firma sono Napoli appesa a un filo (Emme edizioni) e Doppio nero, con Rosi Selo (Cento Autori). E’ ora in libreria con con Dottor Neanderthal - Il colore morto della mezzanotte (Cento Autori Edizioni, 2018), che inaugura una trilogia in cui si adombra l'ipotesi che l'uomo di Neanderthal sia stato oggetto del primo genocidio nella storia dell'umanità. I suoi libri sono tradotti in Germania, Spagna, Grecia, Giappone.