Il 25 agosto 2024 è uscita sull'Huffington Post la recensione di Gianni Montieri del nuovo libro di Antonella Cilento Il sole non bagna Napoli (Bottega Errante Edizioni). Questo l'inizio:
«La memoria si sovrappone, si stratifica, come Napoli».
Il titolo del più recente – e molto bello – libro di Antonella Cilento, oltreché essere un omaggio ad Anna Maria Ortese, dichiara il vero. Come racconterà la scrittrice, Napoli è una città attraversata più dall’ombra che dalla luce, un luogo in cui il chiaroscuro - sia sul piano immaginario che su quello reale – domina, se non addirittura trionfa. Cilento a un certo punto scrive che si tratta di una città piovosa. Lo avreste mai detto voi che, in ogni angolo del mondo, avete ascoltato e magari cantato, chiste è ‘o paese do sole, chiste è paese do mare? Ebbene non è il paese del sole, come racconta Cilento, non è quello del mare, come ha scritto Ortese. Non del tutto, almeno. Il sole non bagna Napoli, edito da Bottega Errante Edizioni, è un racconto della città ricco ed emozionante, un attraversamento del capoluogo partenopeo a più strati, sia andando indietro nel tempo, sia camminando, sopra e sotto, per vicoli e vicarielli. Negli interni di copertina troviamo una mappa, ma è solo una delle tante di quelle che dissemina Cilento tra le pagine e – come le sue lettrici e lettori sanno – che ha disseminato nei suoi incantevoli romanzi. Molto spesso abbiamo imparato pezzi della storia di Napoli leggendo la narrativa di Antonella Cilento, e questo ci riporta a ragionare sulle molte cose che può fare una pagina inventata.