Alcuni estratti della recensione che Ermanno Paccagnini su La lettura del 15/9/2024 ha scritto del nuovo romanzo di Antonella Cilento, La babilonese (Bompiani):
Da un lato, tutto quanto è richiesto come materiale da romanzo storico; dall’altro, la componente inventiva che però in questo caso risponde a una esigenza esattamente opposta alla prima: questi i due percorsi che s’intrecciano di continuo in La babilonese di Antonella Cilento, poggiando questa mobilità sulla figura della protagonista. Soprattutto allorché questo personaggio inventato, inizialmente proposto con tecnica da romanzo storico, diviene «visione» nei quadri narrativi successivi, che si dipanano in un arco temporale quanto mai ampio, tanto che ciascuno di essi potrebbe anche darsi come storia a sé, non fosse che a far da collante figuri appunto «la babilonese».
(... un romanzo) fatto di tensione, ricostruzione, lingua e stile narrativo di cui godi soprattutto nelle fasi assira, londinese, le due secentesche napoletane, e nella seconda parte del giorno d’oggi.