Sul numero di giugno/luglio 2024 della rivista "Leggendaria", è uscita, a firma di Nadia Tarantini, una recensione del nuovo libro di Antonella Cilento Il sole non bagna Napoli (Bottega Errante Edizioni). Questo l'inizio:
Napoli nello specchio delle scrittrici e degli scrittori che l’hanno attraversata, pensata, scritta. E anche di quelli che non l’hanno mai vista, ma l’hanno tenuta nel cuore e nella mente come un sogno.
Antonella Cilento, con Il sole non bagna Napoli, ci regala un nuovo viaggio nella città, nelle sue luci e soprattutto nelle sue ombre; ma anche nel buio che coglie d’improvviso l’autrice – il crollo di una rètina – e le permette di volgere lo sguardo dentro se stessa, nei suoi ricordi, dall’infanzia all’età adulta. Già in Solo di uomini il bosco può morire, sua penultima fatica, Cilento ci aveva incantate con la capacità di mescolare eventi personali (un viaggio col compagno nella Foresta di Cuma), vicende storiche, pensieri e racconti. Lo stesso fa con quest’ultimo romanzo, stavolta cercando la compagnia – e un dialogo continuo, serrato, con altre scritture.
Ne risulta un quadro inedito, della città e dell’autrice. Un approfondirsi delle ragioni che, in ogni romanzo della scrittrice napoletana, ci portano a rivalutare qualsiasi immagine precedente avessimo di Partenope, delle sue vicende storiche e della sua anima.