Le protagoniste di questa Coppia sono lontane nello spazio e nel tempo ma vicine per lingua e vocazione: i Diari di Virginia Woolf, che da alcuni anni Giovanna Granato sta traducendo, dialogano a distanza con i diari di Susan Sontag. Entrambe saggiste, entrambe romanziere: Woolf scrive della seconda guerra mondiale, Sontag, che è anche regista e giornalista, è testimone del conflitto in Vietnam. In Davanti al dolore degli altri Susan Sontag parte, per riavvolgere intera la storia delle guerre e della loro rappresentazione nel Novecento, proprio da Le tre ghinee, il saggio che Virginia Woolf scrisse contro la guerra. Le foto che Woolf osservava considerandole come un deterrente immediato a ogni possibile nuova formulazione di guerra, partendo dall'idea che se la guerra è lontana noi non la immaginiamo e le foto ci riportano immediatamente al suo orrore e alla necessità che nessuna altra guerra avvenga mai, sono riosservate da Sontag con la consapevolezza, come scrive, che oggi nemmeno i pacifisti sperano nella fine di ogni guerra e che le immagini sono di continuo tradite da didascalie che attribuiscono lo scatto alle responsabilità di una parte o dell'altra. Appare evidente anche solo da questo accenno, senza contare le riflessioni che entrambe hanno dedicato alle donne, al loro ruolo sociale, alla letteratura, che questo incontro è uno dei più attesi di Strane Coppie. Scrivere dal mondo: donne, visioni, guerra. Due donne, due inarrestabili diariste, due testimoni: insieme hanno prodotto forse le più importanti riflessioni su arte e vita, tempo e linguaggio del Novecento. Due fari della scrittura e della storia delle donne. A raccontarle per noi, Giovanna Granato, traduttrice, impegnata nell'immensa opera di tradurre i cinque volumi dei diari di Woolf, ancora inediti in Italia, e Giuliana Misserville, critica, che alla scrittura delle donne e alle sue frontiere più recenti ha dedicato il suo intenso lavoro.